Cecilia Gobbi – Fondazione Tito e Tilde Gobbi
Ho accolto con gioia la nascita dell’Archivio storico di Tullio Serafin e mi rallegro dell’iniziativa che renderà disponibili documenti di grande interesse culturale per il mondo della lirica, dei suoi cultori e appassionati.
Per oltre 60 anni il Maestro ha segnato un’epoca straordinaria dell’opera, non solo con le sue magistrali conduzioni d’orchestra ma anche come mentore, paterno e rigoroso, di memorabili interpreti, tra i quali mio padre, “artista prediletto”, a cui era legato “con affetto che mai mutò né muta” come testimonia la dedica sulla foto ancora oggi esposta sul pianoforte di casa.
Serafin è stato sempre presente nella nostra famiglia come figura di riferimento ed io sono cresciuta apprezzandone le doti umane oltre che artistiche, prima attraverso i racconti di mio padre e, successivamente, avendo la fortuna di conoscerlo e frequentarlo personalmente.
Lo incontrai, ancora bambina, per la prima volta nel 1950 a Napoli, in occasione delle rappresentazioni del Don Carlo al San Carlo, quando il suo sodalizio con mio padre, iniziato nel 1935, era già consolidato. Il loro rapporto era fondato su affinità elettive, stima e affetto reciproco; io ne diventai l’erede naturale, come se avessi conosciuto Serafin da sempre e lui mi ricambiò con una bella dedica che conservo gelosamente: “ Alla graziosa e cara Cecilia con tutto l’affetto portato da sempre a suo padre, trasmesso (e raddoppiato) a lei”. In seguito ho avuto l’opportunità di frequentarlo per lunghi periodi in numerose tournèe in Brasile, a Firenze e a Chicago, avendo modo di apprezzare meglio l’umanità e il rigore che in lui erano fusi in un equilibrio non comune. Vivono nella mia memoria di quegli anni la sensibilità con cui sapeva guidare e accompagnare gli artisti anche nei loro momenti di difficoltà fisica, e il calore delle riunioni amicali in cui si festeggiavano successi, compleanni o semplicemente si cenava insieme dopo le prove.
Restano fondamentali i suoi insegnamenti sulla profondità della musica, sulla disciplina e l’umiltà con cui si deve servire l’arte, sul rispetto del compositore, “primo e maggiore interprete del dramma musicale”.
Cecilia Gobbi
Presidente
Associazione Musicale Tito Gobbi