Maurizio Arena – direttore d’orchestra

Accolgo con piacere e gratitudine l’invito a far parte del Comitato d’onore delle celebrazioni dedicate al Maestro Tullio Serafin, a cinquant’anni dalla sua scomparsa.

Proprio nel febbraio scorso ho voluto ricordarlo a Verona, che tanto Gli deve, in un incontro ospitato presso una Istituzione universitaria: l’occasione suscitò vivo interesse e ridestò memorie forse sopite.

Al Maestro mi legano ricordi incancellabili, immersi negli anni ormai lontani in cui Gli fui accanto come maestro sostituto.

Le ore della gioiosa fatica preparatoria delle esecuzioni erano segnate luminosamente dalla Sua sapienza concertativa esemplare, dispensata durante quelle memorabili prove al pianoforte con i cantanti (assoluta la Sua conoscenza della vocalità) e ammirevole per la concretezza del Suo costruire una esecuzione operistica, guidato sempre da un senso teatrale infallibile.

Quello che Gli permetteva di vigilare con efficacia su ogni momento della messa in scena e della regia.

Non lo vidi mai stanco, né sostare inoperoso!

Mi è caro ricordare ancora una volta le parole che il Maestro ripeteva spesso, quasi una massima: ” In Teatro conta quel che conta “.

Era il Suo conoscere perfettamente il risultato artistico finale di un lavoro preparatorio, e ad esso tendeva inflessibilmente.

Dietro l’apparente tautologia una lezione di grande saggezza, dal valore etico profondo per me che ho avuto il privilegio di ammirare la tempra umana e artistica di Tullio Serafin, il Suo insuperato magistero.

Con la riconoscenza di sempre ne custodisco affettuosa, costante memoria.

Maurizio Arena
Direttore d’orchestra