
GIOVEDÌ 17 MAGGIO L’ARCHIVIO OSPITE DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Istituito dall’Archivio storico che porta il suo nome, il calendario di eventi coinvolge i più importanti palcoscenici che videro attivo il grande direttore d’orchestra veneto
TULLIO SERAFIN RICORDATO A 50 ANNI DALLA MORTE:
LE CELEBRAZIONI PROSEGUONO GIOVEDÌ 17 MAGGIO
CON L’ARCHIVIO OSPITE DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Approdano al Maggio Musicale Fiorentino le Celebrazioni per il 50° anniversario della scomparsa del M° Tullio Serafin, istituite dall’Archivio storico che porta il nome del grande direttore d’orchestra veneto, nato nel 1878 a Rottanova di Cavarzere, nel Veneziano, e morto a Roma nel 1968.
Giovedì 17 maggio alle 16, nel Foyer di Galleria del Teatro del Maggio, ad aprire gli incontri “Rimembranze Maggio” sarà appunto una conversazione dedicata al Maestro, condotta dal presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin, il vicentino Andrea Castello, e dal musicologo Giuseppe Rossi, invitati ad approfondire il tema “Il Maggio, le voci, Rossini”.
Particolarmente intenso il rapporto che Serafin ebbe con Firenze. Il suo primo passaggio avvenne nel 1903, quando aveva appena venticinque anni, per una serie di concerti al Teatro della Pergola. Vi tornò nel 1933, in occasione della prima edizione del Maggio, quando fu sul podio per “Cenerentola” di Gioachino Rossini e “I Puritani” di Vincenzo Bellini, opera che, apprezzata per la parte musicale, fece invece discutere per le scene e i costumi di Giorgio De Chirico. Nella città toscana il Maestro tornò poi assiduamente dal 1934 al 1962, dirigendo grandi artisti come Maria Callas, Renata Tebaldi, Beniamino Gigli, Tito Gobbi, Giulietta Simionato, Giuseppe Di Stefano, Boris Christoff e molti altri, e spaziando fra allestimenti operistici e concerti sinfonici. Numerose le sue “prime”: da quelle assolute dell'”Orseolo” di Ildebrando Pizzetti nel 1935, del “Don Giovanni di Manara” di Franco Alfano nel 1941 e della “Missa pro defunti” di Ermanno Wolf Ferrari nel 1942, alla prima italiana della “Olimpia” di Gaspare Spontini nel 1950; ma sue furono anche le prime esecuzioni nel ‘900 delle rossiniane “Armida” e “Tancredi”, entrambe nel 1952. Quanto al repertorio di Rossini, oltre alle opere già citate, Serafin propose a Firenze “Semiramide” nel 1940, “Guglielmo Tell” nel 1952 e “La donna del lago” nel 1958.
Iniziate lo scorso febbraio e insignite della Medaglia del Presidente della Repubblica, le Celebrazioni volute dall’Archivio storico del Maestro veneto hanno coinvolto fino ad oggi Rai 5, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro Regio di Parma. Il calendario completo degli appuntamenti, che toccherà celebri teatri e festival italiani e internazionali, è disponibile su www.celebrazionitullioserafin.it. L’Archivio storico Tullio Serafin è curato dall’omonima associazione, con sede a Vicenza, fondata nel 2017 da Federica e Jacopo Conte, pronipoti del Maestro, e da Andrea Castello, Guido Faggion e Valentina Casarotto.

