Malipiero Callas Serafin
maestri del ‘900
Un progetto culturale ideato da Concetto Armonico e Archivio storico Tullio Serafin
Il 3 febbraio 1968 moriva a Roma nella sua abitazione nel quartiere Parioli il grande direttore d’orchestra Tullio Serafin, nato a Rottanova di Cavarzere il primo settembre 1878. Proprio nel giorno in cui si commemorano i 55 anni dalla sua scomparsa, l’associazione “Concetto Armonico” in collaborazione con ”Archivio storico Tullio Serafin” lancia il progetto “Malipiero Callas Serafin – maestri del ‘900” che intende celebrare tre icone musicali del secolo scorso nei cinquant’anni dalla morte di Gian Francesco Malipiero, nei cento anni dalla nascita della diva per eccellenza Maria Callas, ma anche, nel centesimo anniversario del Festival Areniano creato e diretto per la prima volta da Serafin nel 1913. Il maestro Serafin è stato un punto di riferimento sia per Malipiero, dirigendo alcune sue opere anche in prima assoluta, e soprattutto per Maria Callas che proprio Serafin scopri nel 1947 all’Arena di Verona (“La Gioconda” di Ponchielli 2 agosto) e che fece diventare il soprano assoluto che tutti ricordiamo nel 1949 al Teatro “La Fenice” di Venezia con “Walkiria” di Wagner (8 gennaio) e “I puritani” (19 gennaio).
Grazie alla programmazione di Concetto Armonico con il Festival Vicenza in Lirica e l’Archivio storico Tullio Serafin verranno celebrati i tre importanti anniversari che trovano nel direttore d’orchestra Tullio Serafin il loro filo conduttore.
Il rapporto tra la Callas e Serafin è ben conosciuto, confermato anche dalla corrispondenza conservata presso l’”Archivio storico Tullio Serafin” riconosciuta di interesse storico particolare per la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e Trentino Alto Adige (2018) e d’interesse storico per la Regione del Veneto (2018). Il maestro Serafin, come già ricordato, fu il mentore della Callas, colui che captò fin da subito qualcosa di grande nella sua voce e, forse, nel suo carisma. Un rapporto straordinario tra i due ricordato anche ad Andrea Castello (presidente di “Concetto Armonico” e “Archivio storico Tullio Serafin) dal pianista Robert Sutherland che accompagnò al pianoforte il soprano greco durante il suo ultimo (sfortunato) tour di concerti con Di Stefano: “Qualche giorno prima di morire Maria mi chiamò e, ancora una volta, mi parlò di quel grande padre Tullio Serafin che le mancava tanto”. Anche il rapporto fra Malipiero e Serafin è documentato nella corrispondenza (conservata presso l’Archivio storico) del periodo in cui Serafin era direttore al teatro Reale dell’Opera di Roma (1934 al 1943) e quando Malipiero era direttore al Conservatorio di Venezia.
Il progetto celebrativo di Concetto Armonico prevede l’organizzazione di concerti, opere e conferenze che possano celebrare sia Malipiero, sia Maria Callas ma, anche, i cento anni areniani. “Riscoprire la musica di Malipiero è un obiettivo che da tempo ci prefiggevamo. Siamo troppo abituati ai titoli di tradizione, bisogna avere il coraggio di inserire nei cartelloni titoli sconosciuti mettendo da parte l’idea del sold-out e quindi di una cassa ricca. Un progetto che già abbiamo ampliamente sviluppato con la musica barocca al Teatro Olimpico di Vicenza portando in scena opere in prima assoluta in tempi moderni”. Sono le parole di Castello che continua “Non poteva mancare il mito Callas per il grande rapporto che aveva con Serafin, ma vogliamo staccarci dai soliti ‘siparietti’ creando qualcosa di qualità. Per i cento anni areniani, invece, stiamo attendendo da luglio una risposta dal Sovrintendente Cecilia Gasdia per un dialogo costruttivo come quello del 2018 quando la stessa Gasdia con coraggio e determinazione ricordò il Maestro Serafin dal palco con una Arena in sold-out, in occasione delle celebrazioni ufficiali indette dall’Archivio storico Tullio Serafin e premiate con la Medaglia del Presidente della Repubblica”.
Entro il mese di febbraio verrà presentato il cartellone di eventi organizzati per celebrare i maestri del ’900 e le collaborazioni, che possono estendersi anche grazie alla volontà di altre realtà musicali.
Le collaborazioni e le sinergie da sempre sono gli obiettivi di Castello, che vuole credere ancora in un mondo migliore grazie alla musica.