Cento Volte Serafin, concerto nel chiostro del Conservatorio di Verona in memoria di Tullio Serafin con protagonisti i vincitori del Concorso lirico 2023

Madrina della serata il soprano Barbara Frittoli.

Sarà il chiostro del Conservatorio di Verona “Evaristo Felice Dall’Abaco” ad ospitare, domenica 9 luglio alle ore 21, il concerto “Cento Volte Serafin” dedicato al grande direttore d’orchestra Tullio Serafin, maestro che diede il “La” al festival areniano nel 1913 con l’opera “Aida” di Giuseppe Verdi. Il concerto è stato organizzato grazie alla collaborazione tra ”Archivio storico Tullio Serafin”, festival “Vicenza in Lirica” e Comune di Verona – Assessorato alla Cultura che, fin da subito, ha deciso di sostenere e patrocinare l’evento che vuole ricordare ed omaggiare il direttore veneto contestualmente alle celebrazioni del centenario areniano.

Mi rincuora questo importante appuntamento che rivolge il giusto grazie al mio concittadino Tullio Serafin e che vede come protagonisti i giovani solisti del Concorso a lui dedicato” sono le parole di Andrea Castello presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin e direttore artistico di “Vicenza in Lirica” che continua “il mio grazie al Sindaco di Verona Damiano Tommasi e all’assessore alla Cultura Marta Ugolini per aver dimostrato grande sensibilità verso il direttore veneto senza il quale, probabilmente, non ci sarebbero stati ogni anno questi tre mesi estivi di pubblico amante della lirica a Verona. Il grazie arriva anche dai pronipoti del Maestro Serafin, Jacopo e Federica Conte.”

Protagonisti della serata saranno i vincitori del “Concorso lirico Tullio Serafin” 2023 a cui sono stati affidati lo scorso 7 giugno al Teatro Olimpico di Vicenza, i ruoli nell’opera “Così fan tutte” di W.A. Mozart: Arianna Giuffrida (Fiordiligi), Benedetta Mazzetto (Dorabella), Francesca Maria Cucuzza (Despina), Haruo Kawakami (Ferrando), Matteo Torcaso (Don Alfonso). Gli artisti saranno accompagnati al pianoforte dal maestro Alessandro Marini e presenteranno al pubblico una selezione di arie, duetti e terzetti dall’opera “Così fan tutte”. Ospite della serata il soprano di fama internazionale Barbara Frittoli, già madrina nel 2018 delle celebrazioni nei cinquant’anni dalla morte di Tullio Serafin, nato a Rottanova di Cavarzere (Ve) nel 1878 e morto a Roma nel 1968.

Per me è un ulteriore grande onore essere nuovamente ospite di un concerto dedicato al grande direttore Tullio Serafin, in primis perchè è un punto di riferimento per molte generazioni di direttori d’orchestra e di cantanti e, non per ultimo, perché aveva una particolare attenzione verso le nuove giovani voci emergenti che poi sono diventate le grandi voci della lirica ricordate ancora adesso, una fra tutte Maria Callas” sono le parole del soprano Barbara Frittoli.

La storia che lega Tullio Serafin a Verona è ampiamente conosciuta grazie al Festival lirico. Il direttore veneto fu “trascinato” all’interno dell’Arena dal tenore Zenatello, dall’impresario Rovato e dal maestro di coro Cusinati, proprio per verificare la fattibilità di eseguire un’opera all’aperto. Fu proprio Serafin ad approvare l’acustica dell’Arena di Verona dal centro della cavea, dopo un’attenta prova che si dice sia stata fatta lanciando una monetina dall’ultima gradinata dell’anfiteatro: “se il tintinnio della monetina veniva percepito dal maestro Serafin allora il posto era ideale per eseguire l’opera”. Un aneddoto di cui non si conoscono tutti i risvolti ma che diede inizio alla tanta bellezza musicale giunta fino ad oggi grazie alla Fondazione Arena. Proprio in questo contesto in cui si celebrano le cento edizioni del Festival Areniano è doveroso inserire la figura del maestro Tullio Serafin perché, senza la sua approvazione, probabilmente non staremmo celebrando questo importante traguardo nel mondo della lirica.

La presenza di Tullio Serafin all’Arena di Verona è costante, soprattutto per quanto riguarda gli anniversari dalla prima del 1913: nel 1922 dirigerà “Lohengrin” di Wagner, “Pagliacci” di Leoncavallo e “Il carillon magico” di Mangiagalli; nel 1936 “Aida” di Verdi, “L’elisir d’amore” di Donizetti e “Otello” di Verdi; nel 1947 “Gioconda” di Ponchielli (occasione in cui scoprì il grande talento di Maria Callas che, da quel momento, iniziò a perfezionarsi proprio con il direttore per diventare la diva assoluta che tutti consociamo); sempre nel 1947 diresse il “Faust” di Gounod con protagonista Renata Tebaldi; nel 1953 in occasione del quarantesimo anniversario del festival diresse “Aida” con protagonisti Callas e Del Monaco; nel 1958 per il 45° anniversario diresse ancora “Aida” di Verdi. La presenza del maestro Serafin all’Arena di Verona si concluse nel 1963, nel cinquantesimo anniversario, a pochi mesi dalla sua ritirata delle scene definitiva avvenuta nel gennaio del 1964 al Teatro dell’Opera di Roma con l’opera “I maestri cantori di Norimberga” di Wagner. L’”Aida” del 1963 fu un successo senza precedenti con ben 2500 comparse ed un cast stellare composto da: Gabriella Tucci, Leyla Genger, Giulietta Simionato, Adriana Lazzarini, Gastone Limarilli, Bonaldo Giaiotti, Giangiacomo Guelfi, regia di Graf e Maestrini, scene e costumi di Cesarini.

Nel 1913 Tullio Serafin sfidò le problematiche di uno spettacolo all’aperto che sicuramente non era sostenuto dalle tecnologie disponibili ai giorni nostri, ma garantendo un successo che dura da 100 anni. Nel 1963 volle celebrare i cinquant’anni proprio con la maestria della sua bacchetta ed un cast altrettanto stellare. Tutto questo ci porta nel 2023 anno in cui non si poteva dimenticare uno dei padri fondatori del festival, colui che nelle sue produzioni volle sempre accostare il buon senso di avere cantanti all’altezza inseriti in una regia in cui le scene, i costumi, l’arte scenica si amalgamassero in palco nel pieno rispetto della partitura e delle didascalie presenti in essa.

Il materiale appartenuto al Maestro Tullio Serafin (spartiti, partiture, foto, rassegna stampa, libri, cimeli) è custodito presso l’Archivio storico Tullio Serafin con sede a Vicenza. Grazie all’impegno di Andrea Castello è stato dichiarato d’interesse storico particolare dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e Trentino Alto Adige e di interesse storico da parte della Regione del Veneto, Inoltre, l’Archivio ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2018 in occasione delle Celebrazioni ufficiali nei cinquant’anni dalla morte del Maestro, istituite dallo stesso Archivio nei più grandi teatri del mondo.

Ingresso libero fino a disponibilità dei posti.
Informazioni: 3496209712 (
Concetto Armonico – Archivio storico Tullio Serafin).